La canzone trap, nata negli Stati Uniti e oggi diffusa a livello globale, si è affermata anche in Italia come una delle forme espressive più influenti della cultura giovanile e urbana. La sua circolazione capillare la rende non soltanto un prodotto culturale di grande impatto, ma anche uno strumento privilegiato per indagare identità linguistiche e sociali, rappresentazioni culturali, dinamiche di inclusione ed esclusione, oltre che le molteplici varietà e i codici espressivi che caratterizzano l’italiano contemporaneo. La sessione esplora il potenziale della trap come risorsa didattica per l’educazione linguistica e interculturale, mettendo in luce come i testi musicali possano stimolare una riflessione critica sulla diversità linguistica ed etnica delle città odierne, in particolare di quelle italiane e della realtà romana, e come possano contribuire a valorizzare le identità giovanili in contesti di apprendimento plurali. La sessione riunisce contributi che presentano esperienze realizzate in contesti concreti dai corsi per migranti adulti alle scuole con alunni con competenza limitata nella lingua di scolarizzazione, dai percorsi universitari anche in contesti study abroad agli ambienti online che affrontano questioni legate alle percezioni e credenze dei docenti, all’uso della trap come esempio metodologico e alla negoziazione della “correttezza linguistica” nei percorsi educativi.