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Traefik, "a new kid in town" fra i load balancer, con tanto da mostrare.

Dal 2016 Traefik, insieme ad altri competitor, sta cercando di sottrarre la corona a Nginx. Quando il nostro software scambia informazioni con altri via Internet solitamente usa il protocollo HTTP(S) al livello 7 della pila ISO/OSI. Un load balancer disaccoppia le richieste che arrivano dal software che le risolve. Ci aiuta nella gestione della resilienza e lo scaling orizzontale del nostro software, maschera e protegge i percorsi di chiamata delle risorse fornite dal nostro software. In sintesi, un load balancer ci consente di filtrare, manipolare e controllare il flusso dati da e per Internet. Traefik, rilasciato come prodotto OpenSource e sviluppato in Go, è anche un load balancer che semplifica l'uso di HTTPS e TLS rendendo sicuro e identificabile il canale di comunicazione verso il nostro software, grazie ai certificati digitali gratuiti forniti da Let's Encrypt. Traefik, integrabile con gli orchestratori e i service discovery più comuni oltre che con docker, semplifica la gestione di architetture a servizi. Durante il tempo a disposizione vedremo insieme, usando Visual Studio Code, un browser e docker, come configurare Traefik in modo che: rinnovi automaticamente il certificato Let's Encrypt del nostro dominio; faccia autorouting verso un nuovo servizio acceso nella nostra infrastruttura; gestisca lo scaling dinamico dei containers di un servizio e integri nella nostra applicazione l'autenticazione OAuth2 appoggiandosi al provider di Google.

Giuliano Latini

Artigiano d'Infrastrutture IT, continuous learner ed esperto di cultura DevOps presso Proximo srl

Jesi, Italy

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